martedì 25 agosto 2015

Una romantica avventura (1940)

Ok. Probabilmente non ci siamo lasciati bene:" Mi chiamo Katia e sarò il vostro incubo peggiore". Però sono qui per raccontarvi della mia mattinata. Pace fatta?

Questa mattina sveglia per le 09.00 o giù di lì. Ancora insonne apro la T.V. e mi abbandono a un pò di zapping. Mi imbatto in questo film: "Una romantica avventura".
Premetto che:
- non sono una tipa da film in bianco e nero e questo sì, lo é;
- il film era iniziato già da dieci minuti. Detesto vedere film già iniziati; ho deciso comunque di non demordere.
Adesso posso dirvi che:
- pensavo di non essere una tipa da film in bianco e nero e invece mi hanno conquistata;
- vedere un film già iniziato a volte può regalarti comunque delle sorprese.

Una romantica avventura è un film diretto da Mario Camerini, un regista italiano che lavorò a stretto contatto con il giovane Vittorio de Sica, protagonista dei suoi film più celebri insieme ad Assia Noris (diventata poi sua consorte).



E' proprio il film Darò un milione a segnare il debutto della coppia, seguiti da Ma non é una cosa seria, Il signor Max e I grandi magazzini . Dopo varie divagazioni nella farsa vivace (dove lavorò con Eduardo e Peppino de Filippo ne Il cappello a tre punte ) e nella retorica di regime (riportando le conquiste africane della guerra ne Il grande appello ) , ritorna alla commedie romantiche e d'avventura. La sua ultima opera è un episodio di Don Camillo risalente al 1972, Don Camillo e i giovani d'oggi . Nove anni dopo muore a ottantasei anni, nel 1981.




Una romantica avventura é una pellicola drammatica del 1940 che vede come protagonista Assia Noris (nel film Anna Berra, per gli amici Annetta)  la quale, questa volta, non sarà accompagnata dalla dolce metà cinematografica Vittorio dei Sica ma da due baldi giovani che sono stati conquistati dalla genuinità della contadina ch'ella interpreta: Gino Cervi, nelle vesti di Luigi Ferrero, fidanzato di Annetta e Leonardo Cortese, nelle vesti del signor Conte. Quest'ultimo si imbatte in Annetta in momento diciamo...poco ortodosso. Egli, infatti, sul punto di togliersi la vita perché tradito da un compagno a cui aveva confidato in segreto il nascondiglio del proprio superiore, vede la giovane che promette lui di non dire nulla di ciò che appena aveva visto. E' proprio in quel momento però che il signor Conte riceve la notizia che vede in salvo il superiore così da sentirsi riconoscente nei confronti della contadina per avergli salvato in qualche modo la vita. Annetta allora chiede in cambio un invito al ballo che si tiene al di là del fiume. I due passano così una serata romantica; una romantica avventura, alla fine della quale il signor Conte azzarda un bacio. La giovane però, alla luce di questo atto, ammette di non aver permesso di baciarla..nemmeno al suo ragazzo! Eh si, la dolce, sognate e sfacciata contadina ammette l'esistenza di un'altra relazione della quale il signor Conte non ne sapeva nulla. Ma non solo: quando Annetta rivela il nome del proprio amato questo capisce che il Luigi di cui lei parla é in realtà lo stesso Luigi, suo amico d'infanzia, che la stessa notte é partito per portare al proprio superiore una lettera di estrema importanza, rischiandone anche la vita. Annetta perciò, dopo aver lasciato nelle mani del signor Conte gli abiti da lui regalatigli da ballo e dallo stesso bruciati, riesce a salvare una collana di una sua antenata che le somiglia tanto. Il signor Conte promette di donargliela solo quando i ricordi di quella notte non comprometteranno la sua felicità. Ma così non é. Annetta non vuole più sposare Luigi. Solo un anno dopo, dopo che i due hanno smesso ogni tipo di rapporto, si rivedono a causa di un incontro combinato dall'ex fidanzato e passato per casuale. Qui la ragazza dice di nuovo sì alla proposta di matrimonio. Io fatidico giorno arriva e Annetta viene chiamata dal signor Conte che le dona le collana come un addio. Egli infatti partirà a breve in esilio non sapendo la data di ritorno: un anno, due...chi lo sa. Luigi, abbandonato all'altare, decide di lasciare ogni speranza e abbandonare l'idea di un futuro con Annetta, finché... Il violinista che suonò il giorno del ballo un anno prima, suona anche lì, il giorno del matrimonio, perché amico di Luigi! L'amico racconta perciò tutto allo sposo il quale organizza un incontro con Annetta, ora rifugiatasi dalla nonna, e con il signor Conte. Il signor Conte chiede perdono per il male fatto e spinge i due a convolare a nozze. I due si sposano alla fine, ma Annetta passerà tutta la sua vita a rimpiangere quella storia. Un giorno però, molti anni dopo, la figlia Angioletta, ormai adolescente, decide di scappare di casa con l'uomo che dice di amare. Questo é stato interpretato da Massimo Girotti, divo delle donne grazie al suo ruolo ne La corona di ferro che segna con questo film il suo esordio nel mondo del cinema, dopo la carriera da pallanuotista.)   La pellicola viene proprio raccontata attraverso i ricordi della donna che alla fine del percorso tracciato nella sua  mente chiede al marito come ha potuto sopportarla per tutti questi anni e decide di bruciare la collane, segno, come dice la stessa, di essere uscita da una lunga malattia; segno, di poterlo finalmente amare.

Una romantica avventura , ambientato sullo sfondo del Risorgimento, fu girato negli studi di Cinecittà e venne presentato al Festival di Venezia del 1940.
E' una pellicola più che drammatica, come di genere definita, romantica. Romantica perché si scopre l'amore, un amore con cui hai sempre vissuto ma che i ricordi distorti dai rimpianti della giovinezza ti impediscono di apprezzare. Forse per punirti; forse per capriccio. Però alla fine ti perdoni e vedendo in tua figlia il riflesso della tua vita, ti perdoni e insieme a te perdoni lei. O meglio, forse perdoni te perché é l'unico modo che hai per perdonare lei. E non é forse questo amore? E' questo che vedrai anche tu, con le lacrime agli occhi in una pellicola senza colori.


Sì, ti sto dando ancora del tu, caro lettore. Ti consiglio questo film se vuoi perderti in una regale, semplice, amore di vita.



venerdì 21 agosto 2015

Presentazioni

Un saluto a tutti voi che vi trovate qui, fra le righe della squattrinata 21enne che solo qualche mese fa scoprì la passione per la lettura. Vi dirò; ho sempre letto qualcosina, ma non ho mai avuto il piacere di farlo, Era spesso uno sforzo che facevo perché dovevo. Finché non mi sono imbattuta in lui.



"Interno Argentino di Alberto Ongaro é un libro che mi ha segnata; sì, segnata, Segnata perché mi ha fatto capire quanto un libro possa trasmettere. Ammetto che la punteggiatura lascia un pò a desiderare, però ciò che ho sentito leggendo questo libro è stato indescrivibile. Come se mi avesse rapita e io avessi vissuto fra quelle mura.  Come se avessi visto Sidney mentre amava sé stessa; Nico vagheggiare in quelle stanze alla ricerca di ricordi perduti, oppure sbirciare dalla finestra dove un tempo  riconosceva, fra le spoglie di quell'albero di mezzo fra la strada e la casa, il volto dell'amante che stava lì ad aspettare un suo segno. Ecco, era come se io ricordassi con lui. Ragazzi, che sensazioni. E così mi sono detta:" Davvero un libro può darti così tanto?" . Allora ho iniziato a leggere; allora é nata la mia passione. Vi dirò, anzi, a costo di sembrare una pazza, di averla sempre avuta, Come vi dissi prima ho sempre leggiucchiato qualcosa; segno, questo, di essere stata sempre alla ricerca di qualcosa che mi segnasse, ma di non averlo mai trovato. Ricordo di aver letto recentemente una citazione di J.K. Rowling, celebre scrittrice della saga  Harry Potter:
"If you don't like to read, you haven't found the right book yet."
Beh, posso dirvi che é proprio vero; é proprio così. Ora ho un sacco di libri da leggere, una wish list lunga quanto un rotolone Regina e questa nuova identità: Laetitia Libri.
Vi spiego: Laetitia non é il mio nome. Laetitia libri é una breve frase in lingua latina che sta per " La gioia di un libro". Lo ammetto. Per ricordare i rispettivi nomi in lingua e i genitivi della stessa ho dovuto dare una vecchia spolverata al dizionario di latino e alle declinazioni che ricordavo. Fortunatamente é stato necessario ricordare le prime due perché, dopo queste, le mie nozioni sulla materia sono piuttosto limitate.
Sono nata come Laetita libri sulla pagina Facebook, Instagram e Tumblr perché volevo appunto condividere la mia gioia sui libri. Pensai di sfuggita anche di aprire un blog, però ritenni di non avere ancora le conoscenze e le basi necessarie per "intrattenere il mio (eventuale) pubblico." Adesso, però, credo sia arrivato il momento. Non fraintendetemi; ho ancora molto da imparare. Però sento di essere pronta per andare oltre qualche foto e qualche citazione postata sui social. Sono pronta per fare questo "salto", se così possiamo chiamarlo.
Ovviamente, credo sia palese l'argomento principale da me trattato saranno i libri ( e i rispettivi autori) ma non solo in relazione alle loro recensioni, Anzi, posso anche dirvi che recensire un libro...chi sono io per dire "Questo libro sì, quello no?" Un libro deve travolgerti, deve portarti in un altro mondo e farti provare delle sensazioni uniche. Potrà capitare di provarle a me e a te no, ciò non significa che il libro é bello perché a me é piaciuto e brutto perché tu non l'hai trovato di tuo gradimento. Un libro rispecchia la nostra sensibilità. E io, mio caro lettore che mi stai leggendo per la prima volta e al qualche sto dando del tuo senza che io me ne sia resa conto, non sono nessuno per stroncare o premiare un libro, Lo elogerò quando mi emozionerà, quando mi rapirà; lo rispetterò quando non sarà di mio gradimento. Vorrà dire che non ero io quella a cui doveva cambiare la vita. E sì, perché si tratta di rispetto. Un libro va sempre rispettato. Sempre.
Vi dicevo, comunque, prima di perdermi nella mia morale, che oltre a parlare di libri, se ci sarà occasione, getterò anche qualche parola su altre tematiche: musica, cinema, attualità. E' un blog e alla fine é bello discutere un pò di tutto; anche perché mi va.

Mi trovate anche su:
Facebook: www.facebook.com/laetitialibri
Instagram: @laetitialibri
Tumblr: www.tumblr.com/blog/laetitialibri
Ah, dimenticavo. Mi chiamo Katia, ho 21 anni e sarò il vostro incubo peggiore.