sabato 7 novembre 2015

Venuto al mondo, Margaret Mazzantini






 Titolo: Venuto al mondo
Autore: Margaret Mazzantini
Editore: Mondadori


Oggi ho deciso di scrivere. In realtà, l'avevo deciso già da questa mattina nel momento in cui ho terminato "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini. E' una lettura che mi porto dietro da mesi ma che impegni di varia natura (non tanto varia, a dire il vero, tutta colpa dell'università) mi hanno impedito di finire. Oggi sono qui, a dirvi cosa sento, cosa ho provato. Vi svelo un'altra verità: non mi piace giudicare i libri che leggo. Potrei averlo menzionato nella mia presentazione, ma sono passati più di un paio di mesi e non ricordo esattamente quali siano state le mie prime parole qui. Mi piace condividere come mi sento, o meglio, come i libri mi fanno sentire. Non solo quando arrivo alla fine ma anche e, soprattutto, cosa provo durante tutto il viaggio. Ho avvertito questa voglia di voler condividere con voi le sensazioni che mi ha suscitato questo libro perché sono state estremamente belle. Fino ad ora, un  libro mi ha spezzata, delusa, amareggiata, piacevolmente sorpresa. Questo no, mi ha liberata. Si, liberata. Fermo restando che "Venuto al mondo" é stato un romanzo che mi son goduta in lungo periodo di tempo, fino ad arrivare anche ad alcune settimane di arresto. Però ecco, l'ho assaporato lentamente. Ed é stato, aggiungo, il primo di una lunga serie di libri che ho, invece, sbranato nell'arco di pochi giorni. Con lui ho deciso di andarci piano, di prendermela comoda, In questi ultimi giorni poi, a distanza di cento pagine, ho deciso e mi son detta:" Basta. E' ora di sapere."  E ora so,
So che "Venuto al mondo" é una montagna. Vedi il romanzo e capisci che devi andarci piano. Capisci che ha una storia particolare. Capisci che ha bisogno dei suoi tempi e devi prenderlo dal verso giusto. Devi lasciarti prendere. Devi lasciarti andare. Devi semplicemente sederti e far sì che lui si apra a te, piano piano, ma lo farà. Ti darà il suo cuore, la sua anima. Ti prenderà per mano e prima ti avvicinerà a lui raccontandoti di una Roma che ospita una storia, una storia che si presenta quasi come una delle tante che si sentono, che si vedono nei film. Allora ti rilassi, intuisci si tratta comunque di qualcosa che ti é familiare, di qualcosa che non potrà poi sconvolgerti così tanto. In realtà, però, sai che non é così. Sai che se questo romanzo si é preso la briga di prenderti per mano, un motivo c'è. C'è che ti vuole far vivere attraverso lui, ti vuole portare dove lui è stato, dove lui è adesso, Ti porta prima su, e poi giù, giù. E giù, si, soffri. Soffri un pò perché in fondo é inevitabile. Soffri un pò perché lo sapevi, perchè alla fine lo sapevi dal primo momento in cui la tua mano ha sfiorato quel libro. Lo hai capito cosa si celava, Si celava sofferenza. Però hai capito anche che non eri sola. Hai capito che un libro, quando decide di prenderti per mano, non ha solo cose brutte da farti vedere, da farti provare. Ti prende per mano perché sa che dovete affrontare un percorso dove potreste perdervi, ma lui non vuole succeda. Vuole che arrivi fino alla fine. Il libro vuole che tu arrivi al di là. Cosa c'è al di là? La libertà.  Caro lettore, arriverà il momento in cui leggendo il romanzo ti chiederei "perché?" con una grande ferita al cuore, nell'anima, dentro. Ma senza sapere come e quando, sentirai che tutto passato. Non avrai più bisogno di perché, non vorrai più risposte. Senti che è tutto ok. Senti che va tutto bene. Chiudendo il libro, ti sentirai svuotato, Svuotato non nel senso negativo del termine. Svuotato non di emozioni. Svuotato nel senso che...sei libero. Non hai più alcun peso dentro di te. Dove prima ti sentivi un macigno, dove prima si cumulavano tutti i problemi lì, sul petto. Questo libro ti prende per mano perché desidera che tu sia libero. Libero dalla schiavitù. Libero dai pensieri. Libero dentro, Ti dice che la libertà non si estorce, la libertà si conquista, si suda,
"Venuto al mondo" è scalare una montagna e trovarci su la libertà. "Venuto al mondo" é la libertà dal senso di colpa; libertà dai ricordi che ti rendono schiavo di una vita passata. "Venuto al mondo" è tornare al momento in cui ci siamo persi e scoprirci liberi.
"Venuto al mondo" è amore odio gioia dolore, "Venuto al mondo" è vita.
"Venuto al mondo" è IL libro. Il libro che ti ricorda che leggere eleva l'anima. Il libro che ti ricorda che leggere rende liberi.
Quindi, se mai voi mi porreste la domanda "Come definiresti questo romanzo?" Io vi risponderei:
"Questo romanzo é un cammino verso la libertà"