sabato 23 gennaio 2016

Tutto torna, Giulia Carcasi

Qualche giorno fa ho terminato Tutto torna di Giulia Carcasi   E' una narrazione di circa 100 pagine incentrata sulla storia di un uomo, Diego, che fa il pendolare tra Roma e Pisa, dove lavora. Grazie a questa vita incontra Antonia, una donna che dice di lavorare in un centro di riabilitazione ma che in realtà è una paziente della stesso centro. Tra bugie e menzogne comunque tra i due nasce l'amore, un amore che viene rovinato nel momento in cui Diego scopre tutta la verità. Perde fiducia in Antonia e questo basta per mettere fine al loro rapporto. Il comportamento compulsivo di mentire ha fatto sì che Diego mettesse in discussione tutto il loro rapporto, oltre che la persona di Antonia, tanto che nel momento in cui Antonia gli comunica che si sarebbe dovuta operare per un male, lui non le crede. Un giorno riceve una telefonata dal numero di Antonia, ma non sarà lei a parlare. E' il padre che gli comunica il decesso della figlia.

E' nel momento in cui Diego scopre della morte di Antonia che tutto cambia o meglio, tutto torna. Rivaluta la sua idee di verità e bugia, di amore, di fiducia. Si chiede perché non avesse creduto al suo amore. Si chiede perché avesse permesso alle menzogne di mettere da parte il suo, di amore, perché non ha resistito, perché ha ceduto. Se solo avesse mantenuto la sua promessa di andarla a trovare prima dell'operazione, se solo non ci fossero state complicazioni... Ma la vita è questo. Ogni scelta comporta altre scelte, ogni azione ne comporta un'altra. Non possiamo sapere cosa accadrà, agiamo per come ci sentiamo e ed è giusto così. I se e i ma non portano in nessun posto.Mi viene in mente quel detto:" E' inutile piangere sul latte versato". Già. Le cose non si possono cambiare, non si può tornare indietro. E poi, diciamocelo: sarebbe troppo facile. Scegliere e poi dire:" Che scemo\a che sono potevo fare diversamente!" No, non funziona così. Non possiamo farcene una colpa. E' giusto agire per ciò che sentiamo e andare avanti, senza voltarci indietro. Per questo Diego ti dico che le tue colpe non sono colpe. E' andata come è andata perché è questo che succede, si va. Non si sa dove, proprio come è successo a te quando sei svenuto in treno. Chi avrebbe mai detto che a salvarti sarebbe stata la donna che avresti dovuto sposare? Non era programmato l'avresti incontrata, eppure è successo. Perché sei andato e sei arrivato lì. Non era programmato lei sarebbe morta e non avresti potuto rivederla. Però è successo e non è colpa tua. Perchè non si può di colpe quando tu fai delle scelte e la vita ne fa di proprie che tu non puoi controllare. Si vive alla giornata e quello che ci sarà non c'è dato saperlo. Su questo facciamo delle scelte e per questo non ci potrà mai essere nessuna colpa al mondo. E poi, Diego, è stato amore ma non sarebbe più potuto esserlo. Perché quando manca la fiducia manca tutto, manca anche l'amore. E lei mentiva, Diego. Ti amava ma non amava se stessa e mentiva per nascondersi dietro parole forti ma poco sicure. Erano sbagliate le basi, Diego. Perché lei non si amava e chi non ama se stesso è destinato a non saper amare. Ma in un mondo in cui non esistono regole, proprio quello che aveva costruito lei, non c'era bisogno di saper amare per amarsi. E voi lo avete fatto.

Il libro trasuda amore, rimpianto. E' una lettura che ti spinge a girare pagina in fretta perché il tempo scorre inesorabile, come i protagonisti e le loro emozioni. Un continuo correre, un continuo affanno. E' una sorta di poesia in prosa la narrazione che ci propone Giulia Carcasi. Una serie di aforismi che racchiudono le massime di una vita e due protagonisti insicuri che cercano approdo l'uno nel porto dell'altro, non riuscendoci. Un libro da leggere quando non si ha tempo per leggere romanzi impegnativi ma si ha comunque voglia di riflettere, sulla vita, sul tempo che ci è concesso e come tutto questo possa essere messo in discussione una volta, e poi una volta ancora...

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