giovedì 23 marzo 2017

Giovane carina molla tutto e cambia vita, Lisa Owens


Titolo: Giovane carina 
molla tutto e cambia vita
Autore: Lisa Owens
Casa Editrice: Newton Compton

Trama
 A volte bisogna fare un salto nel buio, mollare tutto e seguire i propri sogni. Claire Flannery ha trovato il coraggio di farlo. E adesso? Claire ha lasciato il lavoro per scoprire la sua vera vocazione, ma non sa da che parte cominciare. Correre la maratona di New York? Finire di leggere tutti i classici lasciati a metà? Di fronte a lei ci sono tantissime possibilità, forse troppe. E intanto le giornate passano tra un giro su internet, un bicchiere di vino di troppo a pranzo e gli incoraggiamenti della nonna («Ricordo cosa significa avere la tua età. Certo, io avevo già quattro figli…»). Gli altri intorno a lei sembrano avere tutto sotto controllo, a Claire invece sta sfuggendo tutto di mano.

Recensione
Quella che avete appena letto è la trama ufficiale.
Io qui di seguito vi riporto, in poche righe, il riassunto secondo il mio punto di vista:

COSE
A
CASO
MESSE
IN 
ORDINE
A
CASO


Nonostante Le confessioni del cuore di Colleen Hooveer resti il libro più brutto che io abbia mai letto in vita mia, mi duole ammettere che, almeno, di libro si trattava. La "prova" , definiamola così, della Owens, non è andata a buon fine e di libro non si può minimamente parlare. La definirei, più che altro, una "raccolta di pensieri\diario", per di più scollegati fra loro. 

Della serie:
Mercoledì
Sono andata ad una cena con amici. Le mie battute erano imbarazzanti.
Incontro con X
Chiamo ma risponde la segretaria. Me lo passa al telefono. Mi liquida subito. Non ceniamo assieme.

Ho fatto uno scorri pagine generale per vedere se tutto il libro si articolasse così e...si. 
Tutto il libro procede così. 

E' come se fossero stati pubblicati dei piccoli trafili appartenenti al diario personale della protagonista, non solo scritti male, ma soprattutto messi a caso, senza nessuna indicazione di giorni, date, o collegamenti logici o cronologici fra loro nel momento in cui si passa dalla lettura da un paragrafo all'altro .
 E' possibile che in paragrafo di cinque righe si esaurisca una discussione circa la necessità o meno di potare l'aiuola, e passare a quello successivo (inserito nella stessa pagina e appartenente allo stesso capitolo) dove di parla del funerale di un nonno sconosciuto a cui si è partecipato con i proprio cugini, anche loro sconosciuti. 
In questo libro, infatti, non esistono descrizioni di alcun genere (personaggi, paesaggi, luoghi, chi sia la protagonista, di cosa stia parlando). Tutto viene dato ad intendere, come se il lettore sapesse di cosa lei stia parlando. 

Per di più, è come se lei scrivesse un po' per se stessa, perché il lettore non solo non viene interpellato, ma la "stesura" del "tutto" è stata impostata in modo tale che il lettore non possa in alcun modo entrare nella storia ed essere coinvolto. Si percepisce sia un "diario" personale, uno strumento per appuntare un avvenimento della giornata...giusto uno per giornata, letteralmente.

  L'impressione che si ha è quella di aver aperto una porta senza aver prima bussato e rendersi conto di aver sbagliato casa, oppure quella di vedere un film già iniziato.
 La protagonista, infatti, nelle prime pagine, neanche si presenta. Non sappiamo chi sia, chi siano le persone di cui parla, eppure tutto, sin da subito, procede come se fossimo già nel pieno della "storia", anche se, ripeto, di "storia" o "evoluzione della trama" c'è ben poco, anzi, nulla
Ci troviamo davanti a un qualcosa di non definibile come libro: pensieri stroncati, riflessioni a caso di una lunghezza massima di venti righe, e su argomenti di una profondità paragonabile alla preoccupazione di Briatore di non arrivare a fine mese.



Non si può parlare di stile di scrittura, di tecnica narrativa, di descrizione dei personaggi, perché sembra una raccolta appunti giornalieri scritti su un diario di dimensioni 10x10 cm da una ragazzina di undici anni che racconta la sua giornata secondo un bagaglio culturale e lessicale di chi frequenta la scuola elementare

La mia domanda è:
Ma è possibile pubblicare una roba del genere?

Nessuna stellina perché si tratta di un "genere" inclassificabile

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